DEGRADO DEL PAESAGGIO E COMPLESSITÀ TERRITORIALE

Secondo colloquio sul restauro del paesaggio e del territorio Atti del convegno internazionale di studi, Rimini 26-27 novembre 2004
Silvio Van Riel e Mario Paolo Semprini (a cura di)
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Restauro problemi di metodo / 207
2005
Quando ci ponemmo a dar concretezza all’intuizione di portare
“ad unum” i problemi specifici del restauro dei beni
paesaggistici, ambientali e territoriali, non pensavamo di poter
registrare l’attenzione, la curiosità e talvolta persino
l’entusiasmo, di tanti colleghi e di tanti soggetti pubblici
e privati. Ciò significa che l’individuazione dell’area
problematica e i lineamenti per affrontarla avevano ragionevole
fondatezza.
Non nascondiamo di aver registrato anche qualche diffidenza e qualche
freddezza da chi sembra aver pensato di veder sottratta (o più
contenuta) la propria area di influenza, accademica o professionale
che fosse: una preoccupazione infondata ma com-prensibile, che avevamo
comunque messo in conto e che non ci spaventa.
C’è poi da registrare il sopraggiungere del “Codice
dei beni culturali e del paesaggio” (D.L. 22 gennaio 2004,
n. 41 , operativo dal maggio 2004) che spinge nella direzione della
collaborazione le “intese” proprio per i problemi specifici
del recupero integrato del territorio.
Il Convegno di oggi, che abbiamo voluto intitolare al “Degrado
del paesaggio e complessità territoriale” è dimostrativo di un apprezzabile passo avanti a poco più di
un anno dalla fondazione dell’Arspat. Le competenze e il profilo
dei Relatori, che qui si ringraziano, sono la dimostrazione del
rigoglioso divenire della nostra Associazione e della sua crescente
funzione scientifica, tecnica e civile.
Francesco Gurrieri
Presidente Arspat